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19-10-2010
PAOLO DEL PRETE DALLA "A" ALLA "Z" seconda intervista di Cristina Grande
PAOLO DEL PRETE DALLA "A" ALLA "Z"
seconda intervista di Cristina Grande.


D.: Caro Paolo, sono sempre di più le persone che ti chiamano Maestro. Posso farlo anch'io?

PAOLO DEL PRETE: (ride) Se è per questo le varie persone che mi contattano quotidianamente mi affibbiano continuamente anche altri appellativi: professore, dottore, direttore, presidente (dell'Associazione XenophiA NdR), avvocato (per via dell'attività sindacale di Paolo Del Prete NdR) ...qualcuno addirittura reverendo! (risate)....Davvero! Conservo ancora la busta della lettera in questione......comunque ognuno può chiamarmi come preferisce, te compresa, naturalmente.

D.: Grazie! Comunque tra tante qualifiche quella di "Maestro" è quella che ti si addice di più in quanto non si riferisce esclusivamente alla tua attività didattica ed artistica, ma anche in maniera globale: in molti, anche tramite il web, ti chiedono consigli a tutto tondo, contando sulla tua vasta cultura, sulla tua obiettività e sulla tua grande esperienza. Come spieghi questa cosa?

PAOLO DEL PRETE: Indubbiamente il fatto che da sempre mi impegno nello studio della filosofia, della teologia e di varie forme di arte, da quelle marziali a quelle classiche, ha contribuito alla mia formazione personale. Ma è palese che la facilità di apprendimento, la capacità di sintesi e di esposizione siano predisposizioni naturali delle quali devo ringraziare solo Dio. Di conseguenza chi percepisce questa situazione spesso mi contatta per avere consigli di varia natura; ed io cerco di ricambiare la loro fiducia nel migliore dei modi, secondo le mie possibilità.

D.: Tra i tuoi vari talenti, salta subito agli occhi che tu sappia suonare in maniera eccellente più strumenti: chitarra, tastiere, batteria e basso. Sono molte le produzioni discografiche nelle quali hai suonato uno o più di questi strumenti, per non parlare delle performance live. Ma il tuo strumento preferito qual'è?

PAOLO DEL PRETE: Quello che a me piace di più suonare è indubbiamente la batteria. Considerato dai profani, a torto, uno strumento facile da suonare è invece a mio avviso tra i più difficili, in quanto tra l'altro coinvolge tutti e quattro gli arti, braccia e gambe, richiede energia fisica e prontezza mentale e permette di "cesellare" ogni brano a proprio piacimento. Senza contare che la batteria, specialmente dal vivo, è l'ossatura sui cui gli altri strumenti si appoggiano in ogni esecuzione; inoltre il ritmo secondo me è almeno il 50% di un buon brano. Nello stesso tempo amo anche il basso, non solo perchè è lo strumento che mi chiedono più spesso di suonare ma soprattuttto perchè permette una totale libertà di espressione: in ogni brano si possono interpretare migliaia di combinazioni ritmiche, melodiche e armoniche, centinaia di giri sullo stesso accordo; la nostra scelta determina il nostro stile, e per ciò che riguarda il basso, a differenza di altri strumenti, la libertà è totale. Ma non posso non avere un debole anche per le tastiere, in quanto rendono ogni musicista completamente indipendente, capace di creare musica da solo, con il suo estro e la sua.....tastiera. Per finire non può mancare una nota di merito anche per la chitarra, ottimale per le suonate in compagnia o per buttare giù al volo idee ispirate e nuovi spunti compositivi.

D.: Da musicista a DJ, nonchè speaker radiofonico. Come è nato il tutto? E come hai reagito alle persone che consideravano il passaggio da musicista a DJ un declassamento?

PAOLO DEL PRETE: Quando iniziai, in maniera del tutto casuale, la mia carriera di DJ e speaker, ero già un musicista attivo e abbastanza affermato. Furono due miei amici che mi coinvolsero uno nell'avventura radiofonica già ai tempi delle prime emittenti "libere" a Roma, il secondo come (almeno inizialmente) suo sostituto in una delle migliori discoteche di Roma in piena "Febbre del sabato sera". In effetti qualcuno lo considerò un "abbassarsi" ad un ruolo inferiore, forse perchè, fino all'esplosione del ruolo del DJ, generalmente alle varie festicciole tra amici il ruolo di mettere i dischi era riservato a chi aveva poche chance di rimorchiare, quindi al meno "fico" della comitiva.......Ma il ruolo del DJ era tutt' altra cosa: in poco tempo divenne l'artefice di serate allucinanti, il punto focale del suo locale, il sacerdote dei rituali di massa a tempo di disco......Ho sempre ribattuto a chi mi diceva: "Ma come, un musicista come te che mette i dischi?" rispondendo che "mettere i dischi" è una cosa, fare il DJ un'altra. Il ruolo del DJ richiede inoltre grandi doti, professionalità ed intuito. I fatti poi mi hanno dato ragione: grandi musicisti come Boy George dei Culture Club e Marc Almond dei Soft Cell attualmente svolgono l'attività di DJ a tempo pieno.....

D.: Si parla molto delle canzoni da te scritte ed intepretate sotto diversi nomi, molte delle quali sono diventate degli hit soprattutto nell'ambito Dance. Non si sa però che i libri da te scritti sono stati ristampati più volte per via delle numerose richieste. Ti va di parlarne?

PAOLO DEL PRETE: Beh, inizialmente mi ero limitato al "Manuale del DJ" da me scritto e pubblicato in Germania, in lingua tedesca, all'inizio degli anni '90. Scrivere un libro che aiutasse i giovani a diventare DJ era sempre stato il mio sogno, ed averlo realizzato per me fu un grosso traguardo. In Germania il libro andò a ruba, la casa editrice era pronta alla ristampa ma io nel frattempo tornai in Italia. Con mia grande meraviglia mi resi conto che in Italia, patria di DJ e di navigatori (risate), nessuno aveva avuto un'idea simile. E mi adoperai per fare uscire il mio "Manuale del DJ" anche qui da noi. Ad oggi si trovano tantissime edizioni di questo mio corso per DJ su carta stampata, molte delle quali, sotto forma di ebook, sono scaricabili gratuitamente. Sul web se ne trovano diverse versioni. Gli altri due miei libri sono usciti più di recente: il primo "War Against Satan" è un piccolo prontuario che illustra i legami tra la musica, le sette ed il satanismo. L'intento è di chiarire le idee sull'argomento a chi ancora, complici vari scritti firmati da persone poco informate, le idee chiare non le ha, allo scopo di contrastare il fenomeno del satanismo con cognizione di causa, di combatterlo con gli adeguati mezzi e soprattutto con la certezza della Vittoria. L'altro mio libro, "Musica, ideologia e Fede" tratta lo stesso argomento ma in maniera più ampia, spaziando nel settore politico ideologico con ampi spunti di tipo rivoluzionario. Anche di questi ultimi è possibile reperire sul web delle versioni ebook delle quali ho autorizzato il download gratuito.

D.: Il download gratuito dei tuoi libri ha raggiunto cifre da record; sei stato anche premiato per il numero altissimo di download de "Il Manuale del DJ". Ma dov'è il guadagno, se permetti che i tuoi libri siano scaricabili gratuitamente?

PAOLO DEL PRETE: Quando si tratta di insegnare a fare il DJ a ragazzi appassionati, quando si tratta di istruire le persone su come combattere il diavolo ed i suoi servi spesso ben inseriti nel sistema, quando si tratta di diffondere la Verità, beh....credo proprio che i soldi passino in secondo piano. Per questo dico che bisognerebbe diffidare di coloro che per diffondere certe "verità"(guarda caso, spesso aggiustate a modo loro) battono cassa. Per ciò che inoltre mi riguarda personalmente, dei soldi me ne sono sempre fregato, la mia vita l'ho sempre basata su missioni e "ricchezze" ben più alte.......e grazie a Dio i fatti mi hanno dato ragione: ho ottenuto risultati, gioie e soddisfazioni che neanche un miliardario potrebbe comprare.

D.: Sei molto credente. Su che si basano le tue certezze, la tua Fede? Come ti autodefinisci dal punto di vista religioso?

PAOLO DEL PRETE: Sin da piccolo ho frequentato l'ambiente Cattolico, svolgendo sin dalla più tenera età diversi ruoli: dal chierichetto all'organista, al lettore liturgico ecc. In quel periodo incontrai molti sacerdoti che furono per me degli ottimi Maestri; ma nel periodo adolescenziale mi sono allontanato dalla Chiesa e dalle pratiche religiose lasciando largo spazio ad altri tipi di pratiche molto più.....profane. Dopo anni di abusi carnali e non solo, dovuti anche all'abbondanza di materia prima di cui l'ambiente musicale in generale e delle discoteche in particolare era fornitissimo, cominciai ad avvertire un vuoto nello spirito....iniziai così un percorso di ricerca spirituale che mi portò ad esplorare il buddismo, l'induismo, le pratiche tantiche e mantriche, lo zen, il cristianesimo delle origini, sino ad arrivare.....alla Bibbia. Lì h trovato in piena pienezza echiarezza ciò che cercavo: la Verità. Oggi mi ritengo Cristiano Cattolico, ma senza discriminazione nè verso gli altri Cristiani con i quali condivido moltissimo a cominciare dagli Ortodossi e continuando con i Protestanti che apprezzo per la conoscenza che hanno delle Sacre Scritture, nè per i Buddisti e tutte le altre porofessioni religiose che ho avuto modo di studiare e praticare. Tutte si basano sull'Amore e sull'unione con l'Eterno ed Onnipotente Padre; e a me è proprio questo che interessa: il rapporto continuo e diretto con Dio, nel Suo amore Sapiente che mai delude e che ci da forza nell'agire. Semmai nutro larga riserva nei confronti di certi preti e di certa parte corrotta della Chiesa e dei vertici religiosi anche di altre professioni, legati più ad interessi materiali che Spirituali. E comunque, ripeto, nutro immenso rispetto e condivisione verso tante persone che ho incontrato durante questo percorso di ricerca spirituale che mi ha condotto alla Meta: buddisti, islamici, induisti, anche, entro certi limiti, pagani . Tutti cari fratelli che seguono comunque dei "Credo" dove non manca la scintilla Divina della Verità e della Giustizia. In seguito, approfondendo gli studi teologico-spirituali ed applicando queste Verità alla vita di ogni giorno, ne ho avuto continue conferme, vivendo piccoli e grandi miracoli quotidiani che hanno fatto nascere in me una Fede incrollabile ed assoluta. Ed ogni giorno continuo a vivere queste situazioni in maniera sempre più intensa.

D.: E se ti chiedessi di concentrare tutti questi concetti in un solo consiglio?

PAOLO DEL PRETE: "Aiutati che Dio ti aiuta", versione popolare di "Fai ciò che deve essere fatto e lascia l'esito a Dio" di San Giovanni Crisostomo, a sua volta derivato dal biblico: "Fai del tuo meglio e abbi Fede certa in Dio". Questo connubio tra il nostro serio impegno personale e la Fede cieca in Dio è la formula magica del successo. In ogni cosa! Provare per credere......

D.: Sei un cultore di Arti Marziali: trovi dei paralleli con ciò che hai appena affermato?

PAOLO DEL PRETE: Certo! Il primo che mi viene in mente: un grande Maestro di Budo disse"Fai affidamento sul Potere Divino e colpisci l'avversario con tutta la tua forza"; stesso identico concetto già citato, anche se ribaltato morfologicamente, situazione tra l'altro consueta nei "classici" spirituali e marziali giapponesi. Tra l'altro la Bibbia dice chiaramente che" La vita sulla terra è combattimento", e il Bushido è l'Arte dell' Essere Guerriero.....

D.: E la politica?

PAOLO DEL PRETE: L'ho già detto, e spesso: per me i partiti ed i politici di oggi non esistono. E' tutta fiction, sono tutti attori, sono tutti servi degli stessi padroni: stessa politica estera, stesso sistema, stessi principi materialistici e stessi falsi valori, a parte qualche lieve sfumatura di comodo. Hanno voluto spazzare via le ideologie, ma presto queste stesse ideologie torneranno per spazzare via loro......

D.: L'anno scorso uscito il "The Best" di XenophiA. Discograficamente la vostra Band è nata nel 2001 e già siete al vostro terzo CD con il meglio delle vostre canzoni. Come lo spieghi?

PAOLO DEL PRETE: Beh, tutto è dipeso dal grande riscontro ottenuto dalle nostre canzoni. A cominciare da "I love you so much" che inizialmente avevamo fatto uscire solo in versione video, a "(Joy) in the house" e "Blue Joy theme" uscite anche su vinile e gettonatissime nel nord europa, fino al rap rock di "Dimmi dove sei" edito dalla Rai e la pop song" Unità d'intenti"...tutte canzoni che sono piaciute anche oltre i nostri confini e che hanno portato i discografici a creare un nuovo album che le contenesse tutte, in versione originale o remix. In un periodo in cui io sono sempre in giro per essere intervistato, una nuova compilation contenente alcuni tra i nostri migliori brani era proprio quello che ci voleva, no? (risate....)

D.: E a proposito del tuo....tempo libero (risate9::::sembra che fra un po' arriveranno alcune sorprse da parte tua.....un anteprima?

PAOLO DEL PRETE: Sarò breve: molto prossimamente uscirà un mio album concept, poi saranno pubblicati una serie di singoli Dance con distribuzione internazionale sempre firmati "Paolo Del Prete" e ad anche un "The Best" con i miei maggiori successi. Tutto questo sarà realizzato tra un impegno e l'altro, e per me è una grande gioia essere così attivo....gli inglesi dicono che il tempo è denaro...secondo me è molto di più:ogni minuto è vita, e la vita va vissuta creativamente e costruttivamente.....ed è importante non annoiarsi mai ed essere immersi nella gioia con energia! Questa è la mia Filosofia, questo è il mio pane quotidiano. E credo che non ci sia niente di meglio.

Giusto Paolo! Continua così!


Cristina Grande
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